MONUMENTO AI CADUTI
Il Monumento ai Caduti fu costruito nel 1948 da Dante Parini, celebre pittore e scultore italiano, allievo di Enrico Butti. L’artista, che ricoprì la carica di sindaco a Brusimpiano dopo la Seconda Guerra Mondiale, donò il monumento al comune nel 1950. La scultura comprende una base di pietra (porfido rosso di Cuasso) e una statua in bronzo, allegoria della Vittoria, che rappresenta una donna con le braccia verso il cielo.
La consegna del monumento avvenne ad opera del consigliere Duca Ippolito durante una seduta di consiglio comunale. Il monumento era stato fortemente richiesto da una pubblica sottoscrizione, durante la quale erano state raccolte 2500 lire. Poiché tutti gli “iniziatori” erano emigranti, il monumento fu inaugurato d’inverno, periodo in cui tutti avrebbero potuto essere presenti.
MONUMENTO OSVALDO GNOCCHI VIANI
Osvaldo Gnocchi Viani nacque il 26 agosto 1837 a Ostiglia e, dopo il liceo, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Padova. Aderì alla “Giovine Italia” e tenne una fitta corrispondenza con Giuseppe Mazzini.
Dopo aver lasciato Padova, a causa della minaccia di arresto per via delle frequentazione di locali in cui si svolgevano riunioni clandestine e sospette congiure, si spostò in Piemonte e poi a Pavia.
Dopo la laurea nel 1859 Osvaldo Gnocchi Viani ottenne il posto di bibliotecario in Università, ma abbandonò subito per dedicarsi al giornalismo. Collaborò al “Diritto” e “Unità Italiana”, diventò direttore del “Dovere” e poi ottenne la carica di segretario di Mazzini.
Nel 1871 valicò le Alpi, guidato dal generale Garibaldi, per combattere i tedeschi invasori della Francia. A Digione Garibaldi lo nominò aiutante di battaglia.
Tornato in patria, fu sostenitore delle società operaie con altri esponenti, ma venne ben presto arrestato e processato. Tornò in libertà dopo un’amnistia.
Ebbe il supporto di molte persone, tra le quali Leonida Bissolati, Filippo Turati e Costantino Lazzari.
Egli contribuì a fondare la prima Camera del Lavoro, sostenne fortemente i lavoratori e soprattutto le donne e la loro emancipazione: per rimarcarlo, affiancò al cognome paterno anche quello materno.
Nel 1893 istituì l’Umanitaria, esempio di entità culturale ed assistenziale in tutto il mondo, e nel 1901 fondò l’Università Popolare a Milano. Nel corso della sua vita, pubblicò inoltre innumerevoli opere giornalistiche.
Osvaldo Gnocchi Viani morì l’8 gennaio 1917, all’età di ottant’anni, ed i suoi resti sono conservati, secondo le sue stesse volontà, nel cimitero di Brusimpiano, paese che tanto amava.
MONUMENTO AI CADUTI – ARDENA
La stele marmorea ai Caduti di Ardena, frazione di Brusimpiano, è sita nei pressi del Santuario della Madonna del Latte di Ardena.
Essa ricorda i giovani Caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.